Gentile aderente,
la pandemia globale legata alla diffusione del Virus Covid-19 oltre alle tristemente note conseguenze sulla salute e sul nostro stile di vita, sta avendo pesanti ripercussioni sui mercati finanziari, in particolare su quelli azionari.
Con il presente comunicato desideriamo informare i ns aderenti che alla luce dell’attuale grave situazione sanitaria e la connessa turbolenza dei mercati finanziari, il Fondo ha intrapreso azioni volte a incrementare ulteriormente i principi di prudenza e diversificazione del portafoglio gestito (link Comunicazione ai gestori della variazione limiti in Convenzione).
Dall’inizio dell’emergenza epidemiologica denominata Covid19, i mercati finanziari hanno infatti registrato andamenti fortemente volatili ed una consistente diminuzione del valore dei titoli, soprattutto di natura azionaria. Come è noto anche gli investimenti del Fondo risentono del complessivo andamento negativo dei mercati e ciò si traduce in una diminuzione del valore della quota dei Comparti, con conseguente riduzione del valore monetario della posizione maturata presso il fondo.
Va ricordato tuttavia che la storia quasi ventennale della gestione finanziaria di Concreto è già stata segnata da periodi di forte turbolenza dei mercati allorquando sono stati registrati valori di quota addirittura negativi (2001, 2008, 2011 e, 2018). Ebbene, in tutte le occasioni in cui il valore della quota ha subito una flessione per effetto delle crisi finanziarie sopra indicate, abbiamo anche assistito ad un completo recupero dei valori già a partire dagli esercizi successivi.
Ciò è stato possibile grazie ai principi fondamentali con cui è impostata la politica di gestione finanziaria del Fondo: elevata diversificazione e generale approccio prudenziale degli investimenti del Fondo, elevata qualità dei titoli in portafoglio. Ricordiamo al riguardo, che il Fondo investe principalmente in titoli di stato e societari di buona affidabilità creditizia e in titoli azionari di importanti aziende quotate su mercati regolamentati, attraverso l’affidamento del portafoglio gestito ad importanti società di comprovata esperienza nella gestione di portafogli nei mercati mondiali (Blackrock, Anima, Unipolsai).
Inoltre, va ricordato che il contributo aziendale, i vantaggi fiscali ed il versamento trimestrale periodico dei contributi al Fondo costituiscono ulteriori elementi di protezione in grado di attenuare significativamente le conseguenze economiche negative sulla quota anche nei momenti meno brillanti di mercato. Quest’ultimo elemento (periodicità dei versamenti al Fondo) è particolarmente importante. Infatti, il Fondo funziona finanziariamente come un piano di accumulo, in cui i contributi periodicamente versati acquistano quote sulle base del valore degli investimenti. In momenti di crisi dei mercati il valore della quota si abbassa e con lo stesso contributo si acquistano più quote (e frazioni di quote), il contrario succede nei momenti di rialzo. Ne consegue che nel lungo periodo la dinamica complessiva si attesta su un tasso medio che, quindi, taglia le punte sia positive, sia negative dei singoli periodi.
Infine, va sottolineato che la temporanea diminuzione del valore della quota e, quindi, del controvalore monetario della posizione diventa una perdita effettiva solo per chi proprio in quel momento si trovi costretto a liquidare la posizione per un’anticipazione, un riscatto, una prestazione pensionistica o anche un trasferimento ad altro fondo. La liquidazione comporta infatti la vendita delle quote al valore del momento, con un risultato senz’altro inferiore rispetto all’analoga operazione effettuata a valle della ripresa dei mercati. Per chi non smobilizza subito la posizione, ma attende il recupero di valore degli investimenti, l’incremento successivo può infatti condurre al ripristino di valori sensibilmente più elevati, senza che la volatilità si traduca in effettive perdite monetarie. Nella consapevolezza che non è sempre possibile differire le proprie decisioni, esigenze importanti e non posticipabili possono condurre in casi particolari a dover chiedere ugualmente la prestazione, ma quanto detto va in ogni caso attentamente considerato per agire consapevolmente e quanto più possibile nel proprio interesse.
Le considerazioni sopra indicate hanno valenza anche nell’ipotesi di cambio di comparto, poiché tale azione equivale, in termini finanziari, ad una liquidazione: si vendono le quote del comparto di provenienza e si comprano quelle del comparto di destinazione. Valgono, quindi, tutte le cautele e le controindicazioni già esposte relative ad un cambio di comparto a valle di un abbassamento del valore della quota del comparto di provenienza.
Sulla possibilità di cambiare comparto d’investimento, ricordiamo che Il Fondo offre la possibilità di scegliere tra Comparto Bilanciato (75% obbligazioni, 25% azioni) al Comparto Garantito (95% obbligazioni, 5% azioni).
Il cambio comparto (Switch) può essere effettuato solo in 2 finestre temporali:
richiesta pervenuta entro il 30 giugno e switch il 31 luglio,
richiesta pervenuta entro il 31 dicembre switch il 31 gennaio;
Nel sottolineare che la prossima finestra per lo switch è ancora molto lontana, vi invitiamo quindi a tenere ben presente questa opportunità, ma sempre in un’ottica di pianificazione previdenziale e non nel tentativo di rincorrere i mercati, poiché vi ricordiamo che per sua natura il fondo pensione è uno strumento di risparmio previdenziale. Non esitate a contattarci per posta elettronica o telefonicamente per avere ragguagli sul tema.
Rendimenti Storici della quota del Comparto Bilanciato e Garantito aggiornati al 31 marzo 2020